Nel 2014 aprirà la Scuola di Alta Formazione in Scienze Enogastronomiche e Management dell'Accoglienza.
Fissato per settembre l'inizio delle lezioni.
È quasi giunto al termine il lungo cammino del progetto di rivalorizzazione di Palazzo Boccella, storico edificio di San Gennaro, che si erge accanto alla Pieve storica. Il costo totale ammonta a 3,5 milioni euro.
Tre piani per oltre 1.000 metri quadrati che accoglieranno un campus universitario. La vecchia scuola limitrofa, ormai dismessa, è stata restaurata per ospitare gli uffici.
Inaugurazione prevista, dal Sindaco Del Ghingaro per il 14 dicembre; dall'ex Sindaco Citti per il mese successivo... Piccola questione con la quale a più riprese si sono punzecchiati i due.
I corsi sono stati pianificati in collaborazione con l'Università di Padova (Scienze Enogastronomiche) e Scienze del Turismo della Fondazione Campus di Lucca.
Ai piani superiori le camere da letto per i futuri studenti: ogni camera (doppia o tripla) ha un bagno privato ed una visuale incredibile su tutta la zona.
Ai piani inferiori di Palazzo Boccella, invece, verranno realizzati un Museo Multimediale, una common room, l'ingresso, la dispensa, lo spogliatoio e l'immensa cucina dove si svolgeranno le lezioni. Citti: “Qui realizzeremo la cucina. Già ordinati e in arrivo tutti gli impianti, i mobili e gli elettrodomestici necessari”. Ha subito risposto il Sindaco: “Come vedete la cucina sorgerà nella parte più bella del Palazzo, che sarà però interdetta ai visitatori. Un amaro boccone che non tutti siamo riusciti a mandar giù”.
“Siamo in dirittura di arrivo – ha poi dichiarato Del Ghingaro – e inaugureremo il Palazzo il 14 dicembre 2013, anche se Citti scalpita ogni volta che lo dico perché vorrebbe inaugurare almeno il mese dopo. Ma io voglio concludere la questione Boccella nel 2013. Il progetto è l'unione tra tradizione del territorio e innovazione, così che possa valorizzare a pieno la zona e la sua storia, ma con un occhio al futuro”.
Romano Citti, presidente della Fondazione Palazzo Boccella ed ex Sindaco: “La scuola sarà attiva da settembre 2014 e, per quanto Giorgio Del Ghingaro insista che la data di inaugurazione sarà il 14 dicembre, io ho molte riserve a riguardo e credo che slitteremo al mese, e quindi all'anno, successivo.
Le lezioni dureranno sino a giugno. Quindi, la struttura, resterà disponibile tutta l'estate per corsi, eventi o manifestazioni. Inoltre verrà seguita dalla Regione che non verserà contribuiti, ma piuttosto offrirà borse di studio. L'obiettivo principale è il pareggio di bilancio per il 2016.
Attualmente prevediamo di iniziare i corsi con 25 studenti. Ma se dovesse funzionare, vorremmo portare a 40 il numero massimo. Essendo però i posti letto 20-22 faremo delle convenzioni con gli agriturismi della zona per offrire alloggio a chi non potrà usufruire della camere del Palazzo Boccella”.
Nel progetto, insieme al Comune di Capannori, anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte e Camera di Commercio.
Non scordiamoci che, per quanto San Gennaro sia un paese bellissimo, ricco di storia e tradizione, con una Pieve romanica costruita nel 980 ed un'opera d'arte attribuita al Maestro Leonardo Da Vinci, resta un paese di collina con alcuni “contro” che andranno celermente affrontati.
Questione “gas”: a San Gennaro non esistono impianti Gesam, quindi viene fatto largo uso di bombole, camini e GPL. Finché si tratta di abitazioni private e della piccola trattoria di paese, non ci sono problemi. Ma se un Campus di enogastronomia dovesse essere alimentato a bombole e GPL, a quanto ammonterebbe la spesa? E l'impatto ambientale? “Dipende tutto da Lappato: se all'assemblea pubblica di stasera i lappatesi si tireranno indietro, qui il gas non arriverà mai e sposteremo il progetto a Colle di Compito, tagliando fuori dai giochi Lappato, Gragnano, Camigliano, San Gennaro e Petrognano” ha dichiarato Del Ghingaro.
Questione “fogna”: ebbene sì, a San Gennaro non esistono le tubature fognarie, ma tanti pozzi neri. Anche in questo caso, finché si tratta di abitazioni, la soluzione si rivela efficace. Ma potrà essere una soluzione valida per un Campus che accoglierà da 20 a 40 studenti? Il Sindaco si dice tranquillo: “Abbiamo sperimentato un sistema di riciclo e filtrazione dell'acqua. Utilizzeremo qui lo stesso stratagemma”.
Questione “adsl”: le cose si complicano. Nei paesi collinari di questa zona non arriva la linea ad alta velocità. Un'università deve avere un allaccio internet, forse è anche più indispensabile delle fognature. Le risposte sono un po' vaghe: “Eutelia”, “wi-fi”, “satellite”. Nessuna però sembra esaustiva. E soprattutto, nessuna prevede l'informatizzazione di queste zone.
Questione “studenti”: l'idea è di rivolgere l'invito ai diplomati che escono dalle scuole alberghiere o dagli istituti per il turismo, che sono circa 800 in tutta la Toscana ogni anno. Con un occhio, però, all'Europa poiché studiare enogastronomia in Italia, per di più in Toscana, fa sicuramente curriculum agli stranieri. Ecco perché insieme a Campus è stata realizzata una piattaforma per il lancio internazionale di questo progetto. “Forse ci ritroveremo ad avere più studenti esteri che toscani” ha aggiunto Del Ghingaro.
Il progetto, ambizioso, è sicuramente un'idea brillante che potrebbe rendere un paesino di collina di 700 anime, uno dei più famosi in Europa, grazie al Campus che partirà a settembre prossimo. Tuttavia i dubbi sono tanti, ed i primi a sollevarli sono i paesani stessi di San Gennaro.
Sarà il tempo a dire se la Scuola di Alta Formazione in Scienze Enogastronomiche e Management dell'Accoglienza si rivelerà un successo europeo, o una cattedrale nel deserto.