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Grandine, pioggia e vento: allerta meteo in tutta la Toscana

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La Protezione civile regionale ha diramato un allerta meteo valido per tutto il territorio regionale e per la giornata di lunedì 13 ottobre a partire dalle 7.00 del mattino.

Visto l'evolversi della situazione meterologica, la Regione ha esteso la fase di allerta fino alle 12.00 di domani (martedì 14 ottobre) per la Piana di Lucca.

Nel resto del territorio provinciale, l'allerta termina stanotte alle ore 24.

L'avviso è per una criticità di tipo moderato, termine previsto dalle direttive nazionali, ma che comunque non va sottovalutato.


Si prevedono infatti forti temporali a partire dalle prime ore del mattino che interesseranno dapprima le zone nord occidentali, cioè le province di Massa Carrara e Lucca e poi nel corso della mattinata tenderanno ad estendersi gradualmente a tutte le altre province della regione. I temporali potranno essere accompagnati da grandine e colpi di vento.
I fenomeni dovrebbero progressivamente esaurirsi nel corso della serata.


Le piogge più intense (con cumulati fino a 100-130 millimetri) sono attese nell'area nord occidentale, ma anche nelle valli dell'Ombrone, nel Valdarno, nella valle del Cecina, in Val di Cornia, nelle isole, nelle aree del Reno, dell'Era, dell'Elsa, dell'Ombrone grossetano e della Pesa. Sono attesi fino a 100 millimentri di pioggia. Tra i 40 e gli 80 sono invece previsti nelle altre zone della nostra regione (Casentino, Valdarno superiore, Tevere, Orcia, Bruna, Albegna e Fiora).

Saranno possibili allagamenti diffusi nelle aree depresse, con possibili allagamenti dei sottopassi, dovuti al ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo minore e all'incapacità di drenaggio delle reti fognarie dei centri abitati.

Le acque meteoriche potranno utilizzare per il loro scorrimento le sedi stradali urbane ed extraurbane. Il livello dei corsi d'acqua si alzerà con possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue agli alvei.
Potranno verificarsi frane e smottamenti nelle aree a più elevata pericolosità idrogeologica.

Il Centro funzionale e la Sala operativa della Protezione civile regionale continueranno a seguire l'andamento dei fenomeni per tutta la loro durata ed emetteranno bollettini informativi.

Aggiornamento ore 17

La Protezione civile regionale ha prorogato l'allerta meteo con validità su tutto il territorio regionale fino alle 18 di domani, martedì 14 ottobre.

Si prevedono infatti temporali forti dalle ore 13.00 di oggi fino alle ore 12.00 di domani, martedì 14 ottobre 2014: in particolare c'è un'alta probabilità di fenomeni temporaleschi con intense precipitazioni, ma accompagnati anche da grandine e colpi di vento, a partire dalle zone nord-occidentali in estensione al resto della regione. In nottata i fenomeni tenderanno a divenire meno frequenti a partire dalle zone settentrionali, restando tuttavia possibili in particolare al centro-sud fino a tutta la mattina di domani.

I cumulati medi previsti sono di 50-70 mm nella fascia nord-occidentale, di 30-40 mm su costa e territori centrali, di 20-30 mm sui territori sudorientali. I cumulati massimi previsti arrivano a 100-150 mm o di più oltre sull'area nord-occidentale, di 80-100 mm sulle aree centrali, di 40-80 mm su centro-sud. L'intensità oraria prevista delle precipitazioni supera i 50 mm.

Gli scenari di criticità previsti sono diversificati nei vari bacini. In particolare, l'allerta per rischio idrogeologico idraulico è in vigore fino alla mezzanotte di stasera nei bacini del Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio e Foce dell'Arno.

Nei bacini Sieve, Medio Valdarno, Ombrone e Bisenzio,Valdarno inferiore e Reno Santerno l'allerta dura fino alle 12 di domani, martedì 14.

L'allerta resta invece in vigore fino alle 18 di domani nei bacini Cecina, Cornia, Arcipelago, Elsa, Era, Ombrone grossetano, Greve Pesa, Casentino, Valdarno superiore, Orcia, Bruna e Albegna.

Nei bacini Chiana, Tevere, e Flora l'allerta scatta alle ore 22 di stasera con durata fino alle 18 di martedì.

Sono possibili allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani. Possibile lo scorrimento superficiale delle acque meteoriche nelle sedi stradali urbane ed extraurbane con allagamento dei sottopassi e dei locali interrati. Possibile l'innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti inondazioni localizzate nelle aree contigue all'alveo. Possibilità di innesco di frane e smottamenti localizzati dei versanti in zone ad elevata pericolosità idrogeologica.

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