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Via dei Bocchi chiusa ad oltranza. E a rimetterci sono i cittadini

L'accusa della confcommercio verso il Comune, che ripiega sul Consorzio, e la Pisani rilancia contro l'amministrazione... "Palla nella metà campo" di Ridolfi

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Il Centro commerciale naturale di Segromigno in Piano, nato in collaborazione con Confcommercio, chiama in causa Comune e Consorzio e protesta per la prolungata chiusura di via dei Bocchi, nel tratto di strada compreso fra l'incrocio con via dei Gheghi e il viale Europa, dovuta alla costruzione di un nuovo ponte commissionato dal Consorzio di bonifica del Bientina.

Il Ccn, tramite il suo membro nonché presidente di Confcommercio Capannori Angelo Paoli, chiede pertanto all'amministrazione comunale e al consorzio stesso, nella persona del presidente Ismaele Ridolfi, i motivi per i quali, nonostante tutte le rassicurazioni avute nei vari incontri tenutisi sull’argomento, non sia ancora stata riaperta la tratta in questione,  inizialmente fissata per novembre e poi per la data dell’8 dicembre, vista l’avvenuta conclusione dell'opera.

“I cittadini tutti  - afferma Paoli - e in particolare i commercianti di Segromigno in Piano e zone limitrofe pagano quotidianamente un enorme tributo alla crisi economica e in questo caso anche alla chiusura di una importante via di comunicazione, dalla quale ormai non passa più nessuno. Chiediamo la fine del rimpallo di responsabilità tra Comune e Consorzio e l'immediata riapertura della strada, quantomeno a senso unico alternato”. “In caso contrario – prosegue Paoli - ci vedremo costretti a chiedere i danni subiti per questa prolungata e assurda chiusura, dovuta a errori di progettazione e problemi di burocrazia. Non vorremmo che questo stato di cose si prolungasse ulteriormente e anzi diventasse la regola anche per i prossimi lavori previsti sul nostro territorio, perché non ammetteremo più situazioni analoghe in futuro che non siano state  prima condivise”.

Anche il Vicesindaco Luca Menesini, qualche giorno fa, ha espresso il suo disappunto sulla questione "Via Bocchi", attraverso facebook. Nel suo intervento dichiara che il Comune sta con i cittadini e che il titolare dei lavori (Consorzio, ndr) deve impegnarsi a ultimare i lavori:
"Il tempo per via dei Bocchi è scaduto. I cittadini, le attività produttive e i residenti stanno vivendo un grave disagio.
Il Comune non ci sta, vuole risposte certe in tempi rapidi. Gli impegni con i cittadini si rispettano.
Il titolare dei lavori deve fare tutto il possibile per aprire la strada il prima possibile. Noi chiediamo prima di Natale.
L'amministrazione sta con i cittadini!"


Ismaele Ridolfi aveva assicurato, se pur con un certo ritardo dovuto a problemi legati al rifacimento del manto stradale, la conclusione dei lavori, che avrebbero permesso la riapertura della strada, prima di Natale.

IL CCN punta il dito verso Comune e Consorzio.
L'amministrazione scarica le colpe al "titolare del lavoro".
Il Consorzio assicura tempistiche che non vengono poi rispettate per "problemi di asfaltature"
... E a rimetterci in questo gioco di scaricabarile sono, ovviamente, cittadini e commercianti della zona che da mesi devono fare i conti con una strada chiusa... E senza, almeno per ora, un futuro certo.

Anche Silvana Pisani ha detto la sua che, in questo "tutti-contro-tutti", in cui nessuno sa se e quando riaprirà via dei Bocchi, punta il dito verso Comune e Consorzio:

"Siamo ormai a fine dicembre e non ci sono novità sulla riapertura di via dei Bocchi, a Segromigno in Piano. La strada è stata chiusa in luglio per costruire un ponte sul rio Caprio-Casale e avrebbe dovuto essere riaperta al transito in ottobre, a ponte ultimato. Invece, a oggi, i lavori non sono ancora terminati e, nonostante le lamentele dei residenti della zona, nessuno è in grado di sapere quando via dei Bocchi tornerà percorribile. Non dobbiamo dimenticare che la strada è una delle principali vie secondarie della zona nord.
Risulta a tutti chiaro che ci siano stati dei problemi nella realizzazione del progetto (per il quale sono stati spesi parte dei 2 milioni euro messi a disposizione per il maxi-progetto di abbattimento del rischio idraulico nella zona che ospiterà il nuovo scalo merci ferroviario della Piana). Facendo la cronistoria della vicenda, però, non si capisce come mai nessuno abbia vigilato sul rispetto dei tempi. Pare non averlo fatto il Consorzio di Bonifica e pare non averlo fatto nemmeno il Comune di Capannori, sebbene (come si legge in un comunicato) l’opera fosse “realizzata dal Consorzio Auser-Bientina, in concerto col Comune di Capannori”. Il 9 dicembre scadeva l’ultimo rinvio, ma la strada è ancora chiusa e pare lo sarà a lungo. Residenti, commercianti e imprese della zona sono sul piede di guerra. È giunto il tempo per l’amministrazione di fare chiarezza e di imporre il rispetto degli accordi presi con i cittadini".


Chi sarà il prossimo tirato in ballo in questa giostra?

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