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Slow Food presenta: ’Orto in condotta’

16 aule all’aria aperta per coltivare e assaggiare i prodotti della terra

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La coltivazione dell’orto entra a far parte dell’attività didattica delle scuole capannoresi a partire da quelle dell’infanzia e fino alle secondarie di primo grado. Adesso quindi, oltre alla grammatica, alla matematica e alle lingue straniere,  bambini e ragazzi dovranno imparare a coltivare patate,  zucchine e  fagiolini, a conoscere il ritmo delle stagioni e i prodotti tipici del luogo, il corretto utilizzo dell’acqua nell’irrigazione, il rispetto dell’ambiente. Un ritorno alla terra e alla natura che sarà reso possibile grazie al progetto nazionale di Slow Food ‘Orto in Condotta’ inserito nella vetrina scolastica del Comune, al quale hanno aderito i quattro istituti comprensivi del territorio, l‘associazione ‘Scuola ti voglio bene comune’ e  Slow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi che firmeranno un apposito protocollo d’intesa.
L’innovativo progetto è stato presentato stamani (mercoledì) con una conferenza stampa svoltasi nella sede comunale alla quale hanno preso parte l’assessore alle politiche educative, Lara Pizza, i dirigenti scolastici Giorgio Dal Sasso per l’istituto comprensivo di Camigliano e Tina Centoni per quello di Capannori, i docenti Ada Barone  per San Leonardo in Treponzio e Francesco Giuntoli  per Lammari-Marlia, e per Slow Food Marino Lencioni, fiduciario della Condotta Lucca, Compitese e Orti Lucchesi e Paola Bosi, referente del gruppo educazione. Presenti all’incontro con la stampa anche due rappresentanti dell’associazione ‘Scuola ti voglio bene comune’, Monica Del Carlo e Daniela Michelini. Il progetto  sarà al centro di un’importante iniziativa inserita nei ‘Percorsi di Pedagogia Globale’ in programma sabato 12 ottobre alle ore 9 a villa Lazzareschi a Camigliano intitolata ‘L’uomo è ciò che mangia’, che vedrà la partecipazione dei vertici di Slow Food: il presidente nazionale, Roberto Burdese, la responsabile nazionale dei Presìdi Slow Food Italia, Francesca Baldereschi e la presidente di Slow Food Toscana, Raffaella Grana.
In Italia il progetto conta 435 orti ai quali adesso  si aggiungeranno i 16 orti che saranno coltivati da circa 400 studenti supportati da 40 docenti, nelle scuole di Capannori su terreni messi a disposizione dal Comune, che parteciperà anche alla copertura dei costi del progetto,  che avrà durata triennale e si occuperà di promuovere i prodotti coltivati attraverso degustazioni dei piatti con essi realizzati. Tema di ‘Orto in condotta’ per l’anno scolastico 2013-2014 è la biodiversità, per questo in collaborazione con l’associazione ‘Rosso e i suoi fratelli’ ogni orto avrà un angolo dove sarà coltivato il fagiolo rosso di Lucca.
Sono previsti anche  percorsi formativi per gli insegnanti, attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli studenti e seminari per genitori e nonni ortolani. Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni, e i produttori locali saranno infatti attori dell’iniziativa costituendo la comunità dell’apprendimento per il trasferimento alle nuove generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.

“L'orto rappresenta uno strumento didattico straordinario per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue ricette – afferma l’assessore alle politiche educative , Lara Pizza - e dare così ai più giovani una buona educazione alimentare ed ambientale. Questo progetto si muove in continuità con alcune iniziative già realizzate da alcuni istituti come ‘Mangia giusto, muoviti con gusto’.
Siamo soddisfatti dell’alta adesione delle scuole al progetto, che sarà anche l’occasione per gli studenti per incontrare esperti artigiani, produttori e chef della comunità locale, in un’ottica di apertura della scuola al territorio, che da anni stiamo portando avanti insieme alle istituzioni scolastiche. Un progetto di rete, che il nostro territorio è pronto ad accogliere,  in cui crediamo molto per allargare la formazione dei più giovani a temi fondamentali come la qualità del cibo e quindi della vita e il rispetto dell’ambiente e delle sue biodiversità”.
"In Condotta siamo molto felici di iniziare questo nuovo percorso – sostiene, Marino Lencioni, fiduciario di Slow Food Lucca Compitese e Orti Lucchesi -. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, questo nuovo impegno con il Comune di Capannori dà continuità al lavoro di educazione che la nostra associazione si propone di fare. Coltivare l'orto dà la possibilità di aprire le scuole anche a genitori e nonni, a formare quella comunità dell'apprendimento di cui fanno parte tutti, a scambiarsi esperienze tra generazioni a "coltivare" un rapporto quotidiano con la Terra. A Capannori è molto positiva la partecipazione al progetto delle associazioni che non si trova in altre realtà e per questo spero che l’esperienza di Capannori possa divenire un modello da esportare’.

L'orto coltivato dagli studenti deve presentare alcune precise caratteristiche:  il terreno deve essere coltivato per tutta la durata del progetto,  la coltivazione deve essere biologica o biodinamica,  le varietà coltivate devono essere quelle tipiche del territorio regionale  ed  è vietata la coltivazione di prodotti geneticamente modificati. Inoltre  devono essere privilegiati i prodotti che possono essere raccolti e consumati durante l'anno scolastico, mentre   l'uso dell'acqua deve avere un ruolo didattico.

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