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L'orto botanico

Fondato nel 1820 da Maria Luisa di Borbone

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L'Orto botanico comunale di Lucca è situato in via del Giardino Botanico, nel centro storico di Lucca. Si estende per circa due ettari di superficie e ospita centinaia di specie vegetali.

Già dalla seconda metà del XVI secolo la città di Lucca, anche se priva di un vero Orto botanico, era consapevole dell'importanza della coltivazione di piante utilizzabili a scopo medicinale, per cui aveva trovato un compromesso con privati per lo svolgimento di questa attività; sorsero così gli "Orti dei semplici" ovvero giardini in cui si coltivavano piante a scopo di studio e di utilizzo nelle farmacie e negli ospedali. Tra i lucchesi ebbero un "giardino dei semplici" Giovan Battista Fulcheri (1540-1605) e Vincenzo Malpighi Montecatini (1530-1600), quest'ultimo citato tra i fondatori degli Orti Botanici. Risale al 1629 un "appaltato" a Gregorio e Tomaso Fulcheri con l'uso di casa con giardino a patto che si impegnassero nella coltivazione di vegetali utili alla città.

Nell'XVIII secolo, con il diffondersi tra i patrizi lucchesi del pensiero illuminista, emerse la necessità di un'Università che potesse tenere alta la qualità tecnica di chi professava le arti liberali. La nuova Università ebbe sede al Real Collegio e vide dal 1802 lo sviluppo di una facoltà medica che si mostrò subito interessata allo studio e alla coltivazione di vegetali. Nel 1813 partì, proprio dalla Facoltà di Medicina, la proposta per l'istituzione di un Orto botanico, ritenuto utile ai fini di una produzione locale di erbe medicinali. La sconfitta di Napoleone a Lipsia comportò però l'abbandono della città di Lucca da parte della principessa Elisa, che aveva espresso parere favorevole alla fondazione dell'Orto. Per questo motivo il progetto venne accantonato fino al 1815 quando, con il Congresso di Vienna, lo stato lucchese venne trasformato in Ducato e salì al trono Maria Luisa di Borbone che riorganizzò l'Università attrezzandola dei più raffinati strumenti didattici: furono creati l'Osservatorio astronomico, il Teatro anatomico, il Museo di Storia Naturale, e infine, nel 1820, l'Orto botanico. Il giardino fu realizzato nella zona sud orientale della città, in un'area libera da costruzioni in quanto fino ad allora utilizzata parte come campo di calcio e parte come luogo di sepoltura per gli eretici ed i morti in tempo di interdetto.

 

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