Ordinanza "anti-gattare": infuriati molti lucchesi

I cittadini: "Dovremmo imparare dal Comune di Roma"

La Redazione
20/09/2013
Attualità
Condividi su:

Era inevitabile che la recente ordinanza del Comune, che riguarda i gatti, alzasse un polverone.

L'ordinanza non vieta letteralmente di dar da mangiare ai gatti randagi del centro. Permette di farlo purché non vengano esposte ciotole fuori dalle porte.

Insomma, per essere a norma di legge, una persona che vuol fare del bene a queste bestiole, deve praticamente imboccare i gatti, e non sporcare a terra.

Tante le critiche dei cittadini che si lamentano piuttosto dei rifiuti abbandonati per le vie del Centro, indicando quello come un vero problema. Non qualche gatto.
C'è perfino chi ipotizza che sia solo una scusa “per fare cassa”.

Qualcuno denuncia questo provvedimento come estremamente sbagliato, poiché è ormai tradizione “accudire” i gatti di quartiere o di corte, e stigmatizza quello che è un gesto di cuore: lasciare qualcosa da mangiare a queste bestiole.

Eppure una soluzione ci sarebbe, già per altro adottata a Roma. Attraverso l'Ufficio Diritti degli Animali, e in applicazione della normativa vigente, Il Comune della Capitale ha voluto dare una veste ufficiale alle colonie feline, garantendo assistenza veterinaria alle persone che si prendono cura degli animali e provvedendo nel contempo a controllare demograficamente il numero di gatti, tutelandoli da ogni forma di abuso o maltrattamento. (QUI ulteriori info sulla soluzione romana)

 

È davvero necessario diramare controlli della Polizia Municipale, per sorvegliare tutte le “tenere vecchine” che per tutta una vita hanno dato da mangiare ai gatti di quartiere, facendo un gesto di amore verso questi animaletti?

Fateci sapere come la pensate rispondendo al sondaggio che trovate in homepage.
 

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: