«In campo dermatologico se si spende un euro in prevenzione, se ne possono risparmiare quattro nelle cura. Questo è possibile grazie all’impegno dei medici nell’educare il paziente al migliore utilizzo delle terapie prescritte, anche quando è a casa da solo».
Al 52° Congresso nazionale ADOI, l’associazione dei dermatologi ospedalieri italiani, che si tiene in questi giorni nella Sale monumentali di Palazzo Ducale, i medici lo ripetono in continuazione e anche la ricerca scientifica dimostra la validità di queste affermazioni. Salute della pelle, prevenzione, novità nelle cure, dermatologia dei migranti, malattie sessualmente trasmissibili e medicina termale: sono stati questi gli argomenti più dibattuti nella terza giornata del Congresso, che ha portato a Lucca circa 700 dermatologi di tutta Italia e che impegnerà la città fino a domani (sabato 21 settembre).
L’appuntamento conclusivo è fissato per domani mattina in Sala Ademollo, nel corso del quale verrà dedicato ampio spazio alle news terapeutiche, soprattutto nel campo della psoriasi, alla consegna dei premi e alla presentazione dei progetti ADOI.
Insomma, anche l’ultimo giorno di Congresso vedrà un programma ricco di momenti di incontro, in grado di proporre contribuiti significativi della ricerca in un ramo della medicina così delicato, fondamentale e sempre più al centro del dibattito intellettuale.
«Uno degli obiettivi del Congresso - ha dichiarato la dottoressa Patrizia Martini, primario di dermatologia all’Ospedale di Lucca - quello di ricordare a tutti che il dermatologo non è solo un esperto di pomate, e che a partire dalla pelle è possibile mappare più chiaramente determinati organi».