Ogni anno, il 20 novembre si celebra la giornata universale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, e la giornata internazionale
contro la violenza sulle donne in data 25 novembre. Naturalmente, lo stato viene giudicato in base a ciò che fornisce ai più deboli e
vulnerabili._
L'associazione Olafa sente un forte scrupolo morale a opporre l'uso della violenza contro gli innocenti, pubblicando le istruzioni di
sopravvivenza per le vittime. Tali regole si applicano indifferentemente ad adulti ed a minori. Alla fine chiediamo ai
lettori di scrivere le loro esperienze, potete contattarci alla mail assoc-olafa@libero.it, per evidenziare come i sopravvissuti alle
violenze potessero esprimersi senza sentirsi in colpa per quello che è accaduto, per dimostrare che tutti possono schierarsi contro la
violenza. _
Innanzitutto, le donne maltrattate da mariti e compagni violenti devono chiudere i rapporti ed i contatti con il proprio aggressore. I
maltrattamenti da parte degli operatori delle case-famiglia e comunità sono purtroppo, un evento quotidiano.
Ogni famiglia vittima di allontanamento illegale dei minori e di separazione totale del nucleo familiare deve considerare il fatto che questa situazione non
rappresenta la fine della vita familiare unita con i propri figli, ma una fase temporanea nella quale dovete resistere con ogni mezzo contro
l'attività illecita da parte delle autorità. Nel caso della sottrazione di un figlio dovete insegnare al bambino di ricordare il
proprio nome e cognome, data di nascita, indirizzo di dimora, numero del cellulare di genitori. Può accadere che i minori diventano le
vittime di comportamenti aggressivi da parte degli altri ospiti delle strutture o più probabile che subiscono le violenze da parte del
personale di casa-famiglia.
Le vittime devono mantenere la calma durante l'aggressione, per quanto i criminali con la loro azione violenta intendono spaventare ed
intimidire le vittime, affermando la loro superiorità. Nel caso di attacco ogni aggredito deve cadere a terra in posizione germinale,
proteggendo con le braccia la testa e con le gambe la pancia, le mani devono essere chiusi a pugno. La vittima deve cercare di rotolare o
strisciare a ridosso di un muro o di un angolo, per limitare la possibilità di essere colpito da più direzioni. Il catturato deve
urlare a prescindere dal dolore, ma non implorare misericordia per convincere chi lo batte che ottiene il suo scopo. La sopravvivenza
presso le case-famiglia e comunità è legata ai problemi psicologici
e fisici, ad esempio, shock iniziale dell'allontanamento da casa, timore, ferite, noia, solitudine, fatica, fame. I minori devono essere
fisicamente e mentalmente preparati per superare questi problemi e sopravvivere. Nell'ipotesi alla continuità della minaccia, le vittime
devono cercare di fuggire. La vostra sopravvivenza dipenderà da queste istruzioni e dalla vostra forza.
Dr. Olga Chernikova