ARPAT: codice di autoregolamentazione dei locali lucchesi

11/08/2013
Comunicati Stampa
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Nelle scorse settimane è stato presentato presso la Prefettura di Lucca il “Codice di autoregolamentazione degli esercizi pubblici”. Un testo che costituisce il prodotto della discussione sviluppata in un apposito gruppo di lavoro denominato “Divertimento sicuro” promosso dalla Prefettura, con la partecipazione dei vari enti coinvolti (Province e Comuni), Carabinieri, Poliza, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, ARPAT e ASL con le associazioni di categoria (Confocommercio e Confesercenti).

Il Codice è finalizzato ad assicurare:

- i diritti dei residenti che devono poter trascorrere tranquillamente le ore di riposo nelle proprie abitazioni,
- i diritti degli esercenti stessi che devono poter svolgere la loro attività imprenditoriale in modo conveniente,
- i diritti dei turisti che devono poter fruire delle bellezze della città e delle occasioni di svago.

Oltre a trattare questioni legate alla somministrazione di bevande alcoliche, il Codice si sofferma in particolare sugli aspetti legati al rumore, promuovendo una serie di norme comportamentali alle quali gli imprenditori che sottoscrivono il Codice si impegnano ad attenersi:

- sensibilizzare i clienti che stazionano nelle aree in concessione all'esterno dell'esercizio a mantenere un contegno e un tono di voce idonei a non arrecare disturbo alla quiete pubblica;
- avvertire prontamente le forze dell'ordine, in caso di intemperanze che si risolvano in risse o provochino gravi disagi ai residenti;
- rispettare le limitazioni dell'orario di apertura e chiusura ove stabilite;
- ritirare dopo la chiusura i tavolini, le sedie e gli altri elementi d'arredo, collocandoli in posizione non accessibile al pubblico ed adeguatamente messi in sicurezza, ove previsto dai regolamenti comunali;
- invitare, ove le circostanze lo suggeriscono, i clienti che intendano stazionare all'esterno del locale dopo la chiusura ad evitare comportamenti di disturbo alla quiete pubblica, assicurandosi anche che non rimangano contenitori, bottiglie o altro nell'area esterna;
- contenere l'emissione verso l'esterno del rumore proveniente dall'interno dell'esercizio e delle aree esterne in concessione entro i valori limite fissati dalla vigente normativa in materia di impatto acustico;
- adoperarsi, qualora si organizzino intrattenimenti con musica dal vivo o DJ con autorizzazioni " in deroga " affinché l'immissione di rumore sia comunque contenuta entro livelli sopportabili per il vicinato, preventivamente avvertito con idonee forme di comunicazione;
- adottare una cartellonistica che avverta i consumatori delle norme elementari di comportamento all’interno ed all’esterno del locale.

L’importanza di iniziative volte a prevenire l’inquinamento acustico, in particolare nella provincia di Lucca, è confermato da alcuni dati relativi agli esposti da parte dei cittadini gestiti da parte di ARPAT nel biennio 2011-2012. Quelli relativi a problematiche relative al rumore sono stati ben 245 su di un totale di 565, cioè il 43%. Un problema che riguarda la Versilia (96 gli esposti trattati) ma anche la stessa città di Lucca (82).
Dei 135 accertamenti effettuati, poi nell’87% dei casi sono state rilevate irregolarità o comunque sono state fatte osservazioni. Anche questa estate ARPAT è intervenuta in decine di occasioni rilevando numerose irregolarità e quindi proponendo ai comuni le relative sanzioni amministrative nei confronti di diversi locali in particolare in Versilia.

Ci si augura che questo Codice contribuisca a ridurre i problemi del rumore e di conseguenza il contenzioso fra cittadini e locali pubblici.

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