Industria Lucchese: la crisi sembra allentare la morsa

Timidi segnali positivi dall’analisi congiunturale del 1° trimestre 2013

23/07/2013
Economia
Condividi su:

Prosegue, ma a ritmi meno accentuati, la crisi dell’industria lucchese, grazie al buon andamento delle vendite all’estero. Lo rivela l’analisi congiunturale elaborata da Camera di Commercio e Assindustria Lucca relativa al primo trimestre 2013, secondo la quale, per alcuni comparti, addirittura, il calo della produzione industriale si sarebbe già pressoché arrestato. La flessione registrata a livello provinciale, dunque, risulta più contenuta rispetto alle altre province della Toscana, ad eccezione di Arezzo e di Massa Carrara e le possibilità di ripresa restano principalmente legate all’evoluzione della fiducia degli operatori e delle condizioni finanziarie nei prossimi mesi, nonché al loro effetto sugli investimenti.
Perdura l’eccesso di capacità produttiva con la conseguente necessità di un ricorso a ristrutturazioni degli organici. Nel corso del I trimestre del 2013 le ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria nel manifatturiero sono raddoppiate e quelle di Cassa Straordinaria hanno mostrato un’allarmante crescita in seguito al susseguirsi di crisi aziendali.
I risultati dell’indagine relativi al primo trimestre 2013 mostrano un ulteriore calo sia della produzione, che flette del -1,5%, che del fatturato (-1,2%) rispetto ai primi tre mesi del 2012. Tale andamento mette in evidenza come la provincia di Lucca stia resistendo meglio all’attuale congiuntura negativa rispetto a quanto avviene a livello toscano, dove si registrano flessioni di maggiore intensità (-4,9% la produzione e -5,6% il fatturato).
In termini di dimensione di impresa, le difficoltà produttive continuano ad essere avvertite maggiormente dalle imprese più strutturate (-5,2%) e dalle piccole imprese (-2,1%); in leggera risalita i livelli produttivi delle medie imprese (+0,3%).
Debole incremento per il livello medio dei prezzi, cresciuti nel periodo del +1,6% e trainati principalmente dai generi alimentari (+16,0%), in particolare dal prezzo dell’olio di oliva.
Sostanziale stabilità per quanto riguarda gli ordinativi provinciali, sia totali (-0,4%) che esteri (+0,2%). A livello regionale si registra ancora un sensibile calo complessivo (-4,5%) dovuto alla debolezza del mercato interno, con la componente estera che cresce invece dello 0,6%.
Resta elevata l’incidenza del fatturato estero per le imprese esportatrici lucchesi (46,1%) a testimonianza del forte orientamento verso i mercati internazionali.
Rispetto al trimestre precedente, l’andamento occupazionale appare stabile (+0,1%), diversamente da quanto avviene a livello regionale (-0,2%).

I settori
La flessione produttiva non coinvolge indistintamente tutti i settori e, per alcuni di essi, si registrano variazioni positive. La nautica chiude infatti il periodo a +4,9% segnando una ripresa rispetto agli ultimi mesi del 2012; positive le performance anche per il settore dei metalli (+8,1%) e per il lapideo (+4,2%). Sostanziale stabilità per la carta (+0,3%).
In forte contrazione la produzione della meccanica (-12,7%) che, nonostante la ripresa del settore dei metalli, determina una flessione del -2,2% nel settore metalmeccanico provinciale. In calo anche le calzature (-2,4%) e l'intero comparto moda (-1,5%). Analoga la situazione per l'elettronica (-2,2%) mentre il settore alimentare registra un -9,4%.
Nella valutazione della maggior parte degli imprenditori intervistati, per quanto riguarda le previsioni relative al secondo trimestre 2013, prevale un atteggiamento di cautela nelle indicazioni sulla produzione.

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: