Un'occasione di festa, una inaugurazione di nuovi locali del festival Puccini e la sua Lucca si è rapidamente trasformata in un appiglio per varie polemiche.
Ecco allora che Colombini torna ad attaccare Tambellini poiché il Comune, a fronte degli ingenti tagli operati dal Governo Renzi, non potrà più sostenere il festival. Il direttore è già pronto per ricorrere alla Corte dei Conti: "Senza di me Puccini a Lucca nemmeno esisterebbe", ha dichiarato modestamente.
Tra le altre, torna a far parlare di sé anche il portone di ingresso, già oggetto di contendere ancor prima che la nuova sede fosse inaugurata. Per Colombini il suddetto portone dev'essere aperto e sgombro da biciclette. E, anche in questo caso, già tira aria di questione legale.
La nuova sede del Puccini e la sua Lucca Festival, al piano terra di casa Puccini (al civico n°9, interno 1), in corte San Lorenzo, è stata inaugurata sabato mattina 27 settembre. Come già anticipato, i locali serviranno anche e soprattutto alla funzione di info-point/vendita dei biglietti del festival, oltre che come punto di marketing e di ascolto di arie pucciniane.
Per l'occasione il tenore Mattia Nebbiai, accompagnato dal piano di Diego Fiorini, ha eseguito il celebre Inno a Roma, perla di pucciniana memoria.
La sede servirà dunque come punto nevralgico per l'attività del festival: sarà possibile trovare la biglietteria per i concerti quotidiani in San Giovanni (oltre che informazioni per quelli dell'Orchestra Filarmonica alla chiesa dei Servi): l'orario di apertura previsto è dalle 10 alle 17, tutti i giorni. Presente inoltre un punto d'ascolto di musiche pucciniane, video in esibizione per il pubblico in via totalmente gratuita, dvd dei concerti e la linea di marketing del festival, naturalmente in tema con il grande maestro.
Inevitabile la soddisfazione del presidente e direttore artistico del Puccini e la sua Lucca, Andrea Colombini: “Questo per noi è un momento storico – spiega – un sole che sorge su una nuova era, una giornata che mi commuove nel profondo. Le frontiere che il Puccini's visitors centre ci schiude davanti sono potenzialmente sconfinate. Inutile usare molte circonlocuzioni: senza di noi a Lucca, Puccini non esisterebbe. Senza le nostre rappresentazioni quotidiane, quelle eseguite dai nostri titolatissimi professionisti, le note del genio lucchese non risuonerebbero nella sua città di nascita.
Oggi mi sento di ringraziare tutti quelli che hanno contribuito al nostro successo, di profondermi in un generoso inchino verso il meraviglioso pubblico che ci ha accompagnato sino a qui e che continua a farlo e verso quelle istituzioni che hanno compreso il nostro intento, capendo che sostenendo il nostro percorso avrebbero alimentato l'unica cosa che conta veramente: il ricordo del più grande tra i lucchesi esistiti”.
Un ringraziamento particolare va poi ad Alessandro Sesti, che ha curato, con l'ironia che contraddistingue il suo tratto, una parte della linea marketing del Festival.
L'occasione di festa, tuttavia, ha rappresentato anche un momento di inevitabile riflessione: nell'incontro ufficiale tra Colombini ed il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, tenutosi ieri il 26 settembre a Palazzo Orsetti, il primo cittadino ha infatti ribadito la volontà di tagliare il contributo di 20.000 euro annualmente versato al festival. “A parte il fatto che con Favilla il contributo ad un'attività meritoria come la nostra – dice Colombini – era di 60.000 euro, non posso certo essere felice per l'accaduto. Ma non certo per i soldi: abbiamo già istituzioni ed enti che credono nella bontà assoluta del nostro operato e sanno capire che, senza di noi, il nome di Giacomo Puccini e quello di Lucca non risuonerebbero in città e all'estero. Mi dispiaccio per il fatto che il Sindaco non conosca, ma glielo diciamo noi, la finalità cui erano destinati quei proventi: si tratta di soldi che usavamo per finanziare i concerti dell'orchestra Filarmonica di Lucca, quelli dedicati alla raccolta fondi per fini benefici.
Inoltre, grazie al contributo, i cittadini residenti a Lucca ed in Provincia potevano entrare gratuitamente. Adesso sarò costretto a cancellare due grandi eventi.
Grazie sindaco.
Malgrado tutto questo noi non demordiamo: i concerti dedicati a queste finalità l'anno prossimo li offrirà il Puccini e la sua Lucca Festival. Ho chiesto perché ci tagliano i fondi: all'inizio Tambellini mi ha risposto genericamente che era necessario, per via della chiusura dei rubinetti operata dal governo Renzi. Mi ha trovato d'accordo, a patto di tagliargli anche a tutte le altre manifestazioni pubbliche. Ho chiesto perché non avesse provato a sentire società importanti come Gesam, che versa contributi ingenti, ad esempio, al Summer Festival: mi ha replicato che il Summer non prende denaro pubblico, cosa non vera, e che comunque non può sostenerci perché facciamo concorrenza alla Fondazione Puccini. Adesso agiremo di conseguenza, con un bell'esposto alla corte dei conti”.
Nel frattempo, è ancora da risolvere la questione della porta d'ingresso, costantemente tenuta chiusa dai condomini e dal Museo Puccini: “Non ha senso – tuona Colombini – è deleterio nei confronti nostri e del museo ed è un abuso del tutto ingiustificato. Noi non lo consentiremo, prendendo, se necessario, le vie legali. La spostino all'arco delle scale, se proprio la vogliono. Ancora: le bici accatastate nell'androne non si possono vedere: ma che immagine fornisce un museo internazionale ai visitatori? Vanno rimosse, senza se e senza ma”.
Si rende necessaria una breve riflessione sulle ultime vicende che hanno caretteizzato il nome del grande musicista lucchese negli ultimi mesi.
Troppo spesso accade che al nome del Maestro siano legate scaramucce, liti, bordate a mezzo stampa o ripicche tra varie fondazioni dedicate all'artista che era, è e sarà.
Verrebbe da chiedersi se lo stesso Giacomo Puccini vorrebbe davvero questo per le sue amate Lucca e Torre del Lago...