Sgominata banda dedita a furti in villa e ricettazione di automobili

15/11/2014
Attualità
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La Polizia di Stato di Lucca ha concluso ieri, venerdì 14 novembre, una complessa indagine che ha permesso di sgominare una banda criminale albanese dedita ai furti in abitazione ed al riciclaggio di autovetture, al cui vertice sedeva DODA Aleksander, un cittadino albanese residente a Capannori. L'uomo tratto in arresto con l’accusa di associazione  a delinquere è stato inoltre denunciato per falso insieme alla moglie e ad un parente perchè, non potendo presentarsi in comune per firmare l'accolta richiesta di cittadinanza (ottenuta grazie al matrimonio con un'italiana), perché già in carcere per precedenti reati legati allo spaccio di stupefacenti, ha mandato in Comune un suo parente che, spacciandosi per lui, ha firmato gli atti.

L’operazione svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Lucca, era scaturita a seguito di una serie di furti in abitazione commessi nella piana di Lucca lo scorso  febbraio, nel contesto dei quali i malviventi avevano rubato anche due Golf ed un'Audi A6 ai rispettivi proprietari delle case colpite.

L'attività investigata

- In data 19 febbraio, con la collaborazione della Sottosezione Polizia Stradale di Arezzo,  era stato sottoposto a fermo per il reato di concorso in ricettazione MIHA Xhelal, nato in Albania nel 1977, residente a Montesacro (Rm), e recuperate due autovetture VW Golf compendio di un pregresso furto in abitazione avvenuto in Capannori (LU), che l’ organizzazione stava per inviare a Roma a ricettatori albanesi; il successivo 27 febbraio Miha. veniva sottoposto alla misura restrittiva della custodia cautelare in carcere;

- Il 20 febbraio, era stata rinvenuta e restituita al legittimo proprietario un’ Audi A6 provento di furto in danno della famiglia romana, proprietaria di Villa Torrigiani

- In data 5 aprile, era stato tratto in arresto, in collaborazione con la Questura di Milano HILAJ Imer, nato a Kukes (Albania) nel 1974, in Italia senza fissa dimora, destinatario di ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Orvieto (TR), a seguito di condanna alla pena ad anni 4, mesi 3 e giorni 6 di reclusione per analoghi reati contro il patrimonio;

- Al sodalizio son stai attribuiti due furti consumati ed un tentato furto in abitazione, nonché la ricettazione delle autovetture che, si è scoperto, in attesa di essere consegnate all'organizzazione romana, venivano nascoste a San Vito e San Macario.

La conclusione delle indagini 

Sono stati indagati complessivamente 7 compartecipi del sodalizio, con l’accusa di associazione  a delinquere finalizzata ai furti in abitazione ed al riciclaggio di automobili: 4 sono stati colpiti dalle misure cautelari restrittive (il quinto, il predetto Miha Xhelal era già in custodia cautelare in carcere), emesse dal GIP c/o il Tribunale di Lucca Marcella Spada Ricci su richiesta del PM Salvatore Giannino:

- DODA Aleksander, nato a Lezhe (Albania) nel 1978, residente a Capannori (LU): custodia cautelare in carcere;
- HILAJ Imer, nato a Kukes (Albania) nel 1974: custodia cautelare in carcere;
- BICI Dashuri detto Ladi, nato a Mazhice Diber (Albania) nel 1970, residente a Roma quartiere Casilino; custodia cautelare agli arresti domiciliari;;
- DEMIRAJ Antonio, nato a Vlore (Albania) nel 1992, reidente a Vitinia –  Roma: obbligo di firma giornaliera.

Gli altri indagati, oltre ai 5 suddetti, sono un albanese 27enne residente sempre a Roma e la moglie, unica italiana del gruppo, di Doda Alexander, considerato il capo del sodalizio criminale.

Alla esecuzione delle catture avvenute a Roma ha collaborato la Squadra Mobile della capitale.

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