Per la seconda volta consecutiva il pittore castelnovese Sergio Suffredini compare infatti nel Catalogo dell'Arte Moderna Mondadori, il più atteso e longevo appuntamento per il mondo dell’editoria d’arte contemporanea. L'ultima edizione del volume, considerato da artisti, critici e addetti ai lavori, come il punto di riferimento essenziale per raccontare la storia dell'arte e degli artisti italiani dal '900 ad oggi, è stata presentata nelle settimane scorse a Firenze, nella splendida cornice di Palazzo Medici Riccardi.
“E' la seconda volta consecutiva che ho l'onore di essere inserito all'interno del catalogo – ha spiegato Suffredini – ma quest'anno si tratta di un riconoscimento doppiamente importante perché il volume è giunto alla sua 50° edizione, e quindi ad un'edizione per certi versi storica”.
Il volume si apre come di consueto con un capitolo dedicato ai grandi maestri del Novecento: Carrà, de Chirico, Morandi, Burri e tanti altri protagonisti dell'arte italiana del secolo scorso. Ma è nella seconda parte che si misura appieno il valore del catalogo come reperto fondamentale: è in questo capitolo infatti che vengono catalogati, in ordine alfabetico, oltre 800 artisti che operano in Italia e di cui viene presentata l’attività attraverso le opere, il mercato, le quotazioni d’asta, le note biografiche e i prezzi medi. Proprio in questa seconda sezione compare anche Sergio Suffredini con un'opera del 2014 intitolata Vita silente: una natura morta dipinta ad olio, con la quale il pittore continua la sua ricerca stilistica intorno a quella che alcuni critici, Pierangelo Scatena in primis, hanno definito astrazione figurativa di Sergio Suffredini. C'è poi la nota critica biografica con un altro quadro riprodotto.
“Si tratta della pubblicazione più importante per l'arte italiana – ha concluso il pittore garfagnino - e di una vetrina importante per me e per i miei quadri”.
Biografia dell'artista
Sergio Suffredini è nato a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) il 16 gennaio 1956. Dopo il Liceo scientifico, da autodidatta, comincia a disegnare i soggetti usuali delle nature morte e del paesaggio garfagnino. Seguendo i consigli del pittore Castelnovese Gino Bertoncini si approccia alla pittura a olio e agli acquerelli, iniziando cosi una personale ricerca di armonie cromatiche ed equilibri formali, perseguendo l'unità di stile e limitando volutamente i temi nella sua coerente ricerca pittorica, convinto che il nuovo sorge dalla personalità dell'artista e non dal soggetto rappresentato. Le “nature silenti” (nature morte) sono i soggetti nei quali meglio identifica il suo modo di essere, schivo e serenamente meditativo. Le prime esposizioni risalgono al 1989, le ultime lo vedono presente, con una mostra personale, alla VII esposizione nazionale di arti plastiche a San Paolo, in Brasile (2013) ed alla galleria Lazzaro by Corsi a Milano (2014). In anni recenti, avvalendosi soprattutto del soggetto delle cave di marmo delle Apuane, ha approfondito la ricerca sulla composizione, dove la geometria e la luce concorrono ad un esito espressivo d’unione di astrazione e concretezza (uno stile che Pierangelo Scatena ha definito Astrazione figurativa).