‘L’infinito’ arriva dopo cinque anni di silenzio discografico e immediatamente diviene un ‘caso discografico’, proiettando Roberto Vecchioni in vetta alle classifiche. Adesso è il momento della promozione di questo album e il cantautore ha deciso di fare pochissime tappe in giro per l’Italia e, tra queste, ha scelto proprio Lucca, unica città toscana toccata dal tour promozionale. Il cantautore sarà infatti allo Sky Stone & Songs in piazza Napoleone, mercoledì 28 novembre a partire dalle 18, per un firmacopie speciale, nel quale incontrerà i fans che avranno così l’opportunità di conoscere una delle personalità più interessanti da sempre del panorama musicale italiano.
Prodotto da Danilo Mancuso per Dme e distribuito da Artist First, ‘Infinito’ racchiude 12 brani inediti, con musica e parole di Vecchioni ed è disponibile dal 9 novembre in cd, in vinile (in edizione limitata) e in un’edizione deluxe che contiene il saggio ‘Le parole del canto’. A rendere speciale questo album è anche l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di un altro grande, Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni nel singolo ‘Ti insegnerò a volare’, ispirato ad Alex Zanardi.
«Questo brano – spiega Vecchioni – si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la ‘canzone d’autore’ e che non c’è, non esiste più dagli Anni Settanta. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera, poiché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare, oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo, Francesco Guccini (che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta e lo ringrazio ancora di esserci stato), ha scelto di cantare con me».
Un’altra caratteristica peculiare di questo lavoro è che Vecchioni ha scelto una nuova forma di ‘resistenza’: il suo nuovo lavoro infatti è disponibile solo su mezzi analogici. Solo cd e vinile, senza piattaforme digitali o streaming e download: una scelta coerente con il progetto discografico che indica la volontà di non trattare la musica come prodotto di consumo veloce, scaricabile con un click e, quindi, di non decontestualizzare l’ascolto del singolo brano, parte integrante della narrazione che tiene insieme ritratti diversi: da Alex Zanardi a Giulio Regeni; dalla guerriglia curda Ayse a Leoparti, che il cantautore accomuna nell’amore per la vita.
L’album, quindi, diviene una sorta di manifesto: «Non 12 brani – spiega lo stesso Vecchioni – ma un’unica canzone divisa in 12 momenti», in una dimensione temporale verticale che rinvia al tema delle suggestioni letterarie. A collaborare con Vecchioni, un team d’eccezione: Lucio Fabbri alla produzione artistica, e al pianoforte, piano elettrico, organo Hammond, violino, viola, fisarmonica, basso elettrico e chitarra elettrica; Massimo Germini: chitarra classica e acustica, chitarra 12 corde, mandolino, bouzouki ukulele, liuto cantabile; Massimo Mangelli: basso fretless; Roberto Gualdi: batteria e percussioni.