Forse molti non sanno che la violenza domestica è una delle principali cause di morte per le donne in tutto il mondo. In Italia ogni tre giorni una donna muore, uccisa dal proprio partner o dall'ex compagno.
Non solo il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma è necessario promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema della violenza ogni giorno per restituire alla donna il suo valore, che non è certo quello di oggetto su cui gli uomini sfogano la propria brutalità .
E' importante partire dalle scuole; la violenza è una questione culturale e i ragazzi devono essere consapevoli di ciò che accade anche a Lucca.
I numeri sono spaventosi se si considerano i 250 casi giunti nel 2012 al Codice Rosa- ASL 2 di Lucca e i 291 di quest'anno, non ancora terminato. Tra questi 9 casi riguardano bambini.
La violenza si consuma soprattutto nelle abitazioni; è violenza domestica nel 97% dei casi. E ciò che sconforta è che il responsabile di tali azioni è sempre qualcuno di cui la donna si fida, coniuge o convivente, ex marito o ex compagno.
Violenza sessuale, violenza fisica e violenza psicologica a cui i figli spesso assistono.
E' italiana ed ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni, è un'impiegata o un'operaia, è sposata: è questo il profilo della donna vittima di violenza che nel 2013 si è rivolta ai centri antiviolenza della provincia di Lucca. Nella maggior parte dei casi è diplomata, altrimenti ha un titolo di studio di media inferiore.
Arrivano nei centri antiviolenza per chiedere aiuto, per una consulenza legale, o semplicemente per essere ascoltate. Ma non basta; c'è ancora molto da fare considerando che moltissimi casi restano ancora nascosti tra le mure domestiche.
Un fiocco bianco per ricordare tutte le donne che hanno subito violenza, per denunciare questi fenomeni, per sensibilizzare, per intervenire concretamente.
"E' importante che il fiocco bianco sia indossato soprattutto dagli uomini" - Ha spiegato questa mattina, 13 novembre, a Palazzo Ducale, il Presidente della Provincia Stefano Baccelli- "per opporsi alla violenza sulle donne".
Numerose le associazioni che questa mattina hanno preso parte alla conferenza stampa, manifestazione di quanto il tema stia a cuore ai più.
E numerose sono anche le iniziative che queste associazioni hanno intrapreso, non solo per il 25 novembre, ma per tutto il mese.
Film e cortometraggi, convegni, dibattiti, incontri nelle scuole, il tutto organizzato in collaborazione con i comuni di Altopascio, Barga, Capannori, Castelnuovo Garfagnana, Lucca e Viareggio.
Uno dei primi appuntamenti è quello di sabato 16 novembre, a Palazzo Ducale, La voce del lupo. La violenza alle donne raccontata dagli uomini. Quattro uomini presenteranno il loro punto di vista per capire quali siano i fattori che scatenano la violenza maschile sulle donne.
Importante sarà anche la giornata del 21 novembre in cui, a Lucca, sarà proposto uno sportello d'ascolto per uomini maltrattanti; è fondamentale capire il perché della violenza. Un uomo che maltratta è, nella maggior parte dei casi, un uomo che a sua volta è stato maltrattato.
Il comune di Altopascio e quello di Barga distribuiranno nei panifici, il 25 novembre, sacchetti con la scritta "Per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano" e, per l'occasione, distribuiranno fiocchi bianchi.
L'Associazione di Pietrasanta ha scelto di lavorare con i giovani attraverso una mostra fotografica, "Donne interrotte", e con la presentazione di un libro, "L'eredità di Antigone", di figure femminili che hanno subito violenza.
Lucca organizza due incontri: il primo con una donna afghana, Malalai Joya, testimone significativa di episodi di violenza; il secondo con un gruppo di donne nigeriane sul tema delle mutilazioni dei genitali femminili.
E ancora tante e significative sono le iniziative promosse dal Comune di Capannori, dai comuni della Versilia, dai Centri antiviolenza e dalle varie Associazioni.
Il Codice Rosa rappresenta un pronto soccorso per tutte le vittime di violenza sessuale, di qualsiasi genere e età : donne, anziani, bambini, immigrati, omosessuali.
Dopo la rilevazione dei segni di violenza, una squadra di medici, infermieri e psicologi si attiva, insieme alle forze dell'ordine, per individuare l'autore della violenza.
Attualmente il Codice Rosa è attivo nei Pronto soccorso delle aziende Usl di Lucca, Prato, Arezzo, Grosseto, Viareggio, Pisa, Empoli e nelle aziende Ospedaliero- Universitarie Careggi e Meyer.
A Lucca le donne vittime di violenza sono giovanissime, hanno tra i 18 e i 29 anni a cui seguono quelle dai 30 ai 39 anni.
"Ciò che manca"- spiegano i vari rappresentanti dei centri antiviolenza -"E' una casa d'emergenza per le donne maltrattate che non possono tornare a casa. Proprio lì infatti si trova l'uomo che le ha violentate e, almeno in una fase iniziale, non vi possono far rientro. Hanno bisogno di protezione".
600 milioni di donne al mondo subiscono violenza, 7 milioni solo in Italia. Non conosciamo oltre il 90% della dimensione del fenomeno .
I Centri antiviolenza vedono aumentare i casi di anno in anno, grazie all'aiuto concreto che offrono a queste donne. E' necessario però rafforzare ulteriormente la sensibilizzazione, attraverso campagne e iniziative nelle scuole come è stato fatto quest'anno, per eliminare la violenza sulle donne.
Restituiamo al mondo femminile dignità e rispetto.