Leggero incremento di arrivi e presenze turistiche complessive sul territorio provinciale nei primi sei mesi del 2014 in confronto allo stesso periodo del 2013: rispettivamente +1,7% e +1%.
Il dato è ancor più positivo per l’area della Versilia che incrementa gli arrivi del 5,4% e le presenze del 2,5%, mentre a soffrire è la Lucchesia che registra un -3,9% di arrivi e un saldo negativo di 2,1% rispetto all’anno precedente.
Un segno negativo che, scorporato dal contesto complessivo, è particolarmente sensibile sul comune di Lucca dove il passivo è di -7,7% di arrivi e di -4,7% di presenze nel primo semestre 2014.
I dati relativi ai flussi turistici dei primi sei mesi del 2014 sono stati illustrati oggi (venerdì 29 agosto) a Palazzo Ducale, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’assessore provinciale al turismo Francesco Bambini e il funzionario del Servizio turismo Angelo Canali che ha raccolto e analizzato i flussi in base alle comunicazioni pervenute dalle strutture alberghiere autorizzate.
Nell’occasione è stato sottolineato come a livello generale ci sia un moderato incremento dei volumi dei flussi turistici sulla provincia che però si registra dopo un biennio di sensibile flessione, soprattutto dal 2012 al 2013. Quindi è un dato positivo comunque da considerare con prudenza visto che restiamo al di sotto dei livelli di alcuni anni fa.
“Coi dovuti distinguo da zona a zona, visto che i flussi presentano un andamento ‘a macchia di leopardo’ - ha aggiunto l’assessore Bambini -, il territorio mantiene la sua capacità di attrazione verso i turisti sia italiani che stranieri, anche se questi ultimi risultano in diminuzione. I dati, come sempre, ci offrono indicazioni importanti anche in rapporto alla promozione che va rafforzata soprattutto all’estero, nonché all’offerta e alla domanda turistica. Aspetti, questi, che richiedono un confronto con le categorie e gli enti locali interessati".
Infine una riflessione di Bambini : “A margine suggerisco ulteriori elementi di discussione sui flussi turistici e sullo ‘stato di salute’ del settore: in primis la questione delle locazioni (alloggi vari, case, ville) per le quali le norme vigenti non prevedono il monitoraggio pur rappresentando un bacino di utenza consistente. Poi il fenomeno – sollevato ripetutamente dagli operatori del settore – sempre più diffuso dell’abusivismo che ritengo richieda un’azione più attenta e puntuale per combatterlo sollecitando il rispetto delle regole”.
Più nel dettaglio dell’analisi provinciale, l’andamento nel settore alberghiero si presenta con dati disomogenei, con zone che hanno avuto dei sensibili aumenti e altre che hanno visto ridursi i pernottamenti. Un po’ meglio va per le strutture extra-alberghiere dove spicca il buon risultato della Versilia.
Da specificare che, in provincia di Lucca, il comparto extralberghiero è prevalentemente costituito da affittacamere (professionali e non-professionali), strutture agrituristiche e case-vacanza. Ulteriori strutture ricettive considerate extralberghiere sono i campeggi, gli ostelli, i villaggi turistici, i residence, le residenze d’epoca, i rifugi, le case per ferie e le aree di sosta per i camper.
Provenienze estere:
Nell’area lucchese la variazione nel I semestre del numero degli stranieri è negativa (arrivi - 10,2%, presenze -5,7%), il dato è comune a quasi tutte le provenienze con l’esclusione di Regno Unito e Russia per gli arrivi e di Stati Uniti, Svizzera, Australia e Paesi Bassi per le presenze.
In Versilia la tendenza risulta differenziata: dati negativi per arrivi e presenze per Regno Unito, Germania, Russia, Paesi Bassi e Stati Uniti. Positiva, invece, per le provenienze da Francia, Svizzera e Austria