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Migranti: Giovannetti, già pronta delibera per revoca Sprar

La storia di Kane Medina e l'esperienza dei comuni di Cascina e Abetone Cutigliano: "accoglienza distrugge città turistiche".

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Già pronta la delibera con cui l'amministrazione Giovannetti revocherà la richiesta di finanziamento presentata dal Commissario Prefettizio alla Ministero dell'Interno per l'attivazione in città dello Sprar, un cento di accoglienza destinato ai richiedenti asilo e rifugiati a cui invece il centro sinistra cittadino ha aperto le porte. Sarà il primo atto approvato dal consiglio comunale del centro destra una volta insediato. La delibera è stata presentata da Alberto Giovannetti, canditato sindaco per il centro destra alle prossime elezioni comunali a Pietrasanta, in occasione del dibattito "Le ragioni del no all'accoglienza: esperienza a confronto" a cui hanno partecipato il capolista della Lega, Elisa Bartoli, i sindaci Susanna Caccardi di Casciana e Diego Petrucci di Abetone Cutigliano che hanno dovuto gestire il fenomeno dell'accoglienza, il capo gruppo in consiglio regionale della Lega, Elisa Montemagni, i senatori Massimo Mallegni e Manuel Vescovi. "Ecco la delibera – ha spiegato Giovannetti – revocheremo lo Sprar all'istante ed attueremo tutte le misure legali mantenere la quota zero di clandestini a Pietrasanta. Sarà il primo ordine del primo giorno del consiglio comunale". Gli ha fatto eco la Bartoli: "a Pietrasanta faremo le barricate È difficile comprendere con il buonsenso quello che ha fatto la sinistra e vorrebbe fare anche nella nostra città. Ci opporremo con tutte forze formali". 

Secondo i criteri dell'accoglienza a Pietrasanta troverebbero posto tra i 75 ed i 105 richiedenti asilo i cui effetti, per una città turistica e che vive di immagine, sarebbero devastanti. A colpire è stata la testimonianza di Kane Medina, senegalese, sposata con Tiziano Farioli: insieme gestiscono un bar-ristorante Prato Verde. "Sono contenta che mio marito sia candidato a sostegno di Giovannetti. La nostra esperienza è in prima persona. Il Senegal è un paese bellissimo e non c'è guerra. Io dico che se uno ha voglia di fare può lavorare ovunque. Sono assicurata e pago le tasse. Rispetto le regole e le persone. Non esiste il colore ma il rispetto. E purtroppo da chi arriva dall'africa manca. Con la diaria guadagnano più di un anziano che ha lavorato tutta la vita". 

Diego Petrucci, sindaco dell'Abetone, comune turistico tra neve e natura, è riuscito a dimezzare la presenza: "oggi sono 45. Io li ho trovati qui. Sono andato in Prefettura a chiedere il rispetto delle regole e dei criteri. La sinistra non è interessata al turismo, si sveglia la mattina pensando a dove sistemare i migranti per dare da mangiare a cooperative e privati.  In molti comuni turistici – ha raccontato – le strutture alberghiere che hanno problemi di tenuta economica hanno intravisto nel business dell'accoglienza un incasso sicuro e facile e 365 giorni di struttura piena. Non hanno problemi di riscossione perché i soldi arrivano direttamente sul conto. È chiaro che così salta l'impianto turistico".

Per Susanna Ceccardi, sindaco leghista, "la sinistra, che da 70 anni amministrava la città, tre mesi prima delle elezioni aveva riempito una struttura gestita da una cooperativa con 80 migranti in uno spazio dove potevano starci 23 persone. Stiamo combattendo a colpi di ordinanze igenico-sanitarie. Un albergo ha regole e vincoli, una struttura che accoglie i migranti nessuno. Se sei una cooperativa che vince un bando sei coperto e puoi fare tutto". Anche a Cascina, così come a Pietrasanta, è partita la battaglia per dare una casa prima ai residenti: "Se hai una casa a Marrakech non puoi averla a San Frediano. Abbiamo trovato anche questi casi. – ha raccontato – Servono regola chiare, per tutti, se vuoi fare integrazione". 

A chiudere il dibattito sono stati Massimo Mallegni e Manuel Vescovi: "Come abbiamo fatto ad evitare centri accoglienza a Pietrasanta? Abbiamo alzato la voce ma con correttezza istituzionale. Gli Sprar ed i centri di accoglienza sono iniezioni a freddo dentro una comunità che non è pronta. Negli scorsi mesi si era paventata l'ipotesi anche di ristrutturare l'hotel di Capriglia per accogliere un maggior numero di migranti. Follia. Il primi atto da Senatore – ha ricordato - è stato prendere carta e calamaio e scrivere al Prefetto chiedendogli di non prendere decisioni fino all'insediamento nuovo governo. Oggi non ci sono clandestini. Il nuovo governo credo che invertirà la rotta anche su questo fronte. Il centro sinistra ha smontato i capisaldi comunità. Il candidato del centro sinistra vuole portare in città i migranti e farli gestire dal Comune. Non lo consentiremo". "Che differenza c'è tra noi e altri? Noi ci alziamo e pensiamo italiani, loro a come portare qui clandestini. Dove c'è centro destra le città cambiano in meglio. Pietrasanta è una tappa fondamentale, la prima verso la Regione Toscana. Se vogliamo cambiare la nostra vita dire no allo sfascio della sanità e all'accoglienza l'unica strada percorribile è la nostra".

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