Un museo archeologico multimediale dove sia possibile non solo ammirare reperti dalla preistoria all’età romana, ma anche osservare le loro ricostruzioni e poter accedere al catalogo via web. Il tutto inserito in un edificio, il “Palazzo della cultura” in via Carlo Piaggia a Capannori, completamente riqualificato, accessibile ai diversamente abili e quasi autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a un impianto fotovoltaico.
È questo il progetto che l’amministrazione comunale realizzerà se otterrà i fondi regionali grazie a un bando a cui il Comune ha partecipato. L’opera avrà un costo di 450 mila euro, di cui 270 mila euro a carico della Regione Toscana e 180 mila euro a carico dell’Ente di piazza Aldo Moro.
Con quest’opera la giunta Del Ghingaro intende far compiere un salto di qualità al museo “Luoghi e genti dell’Auser, che sarà comunque trasferito nel “Palazzo della cultura” per eliminare l’affitto di 36 mila euro dell’attuale stabile in via Cardinale Pacini e nell’ambito della realizzazione del polo dei servizi al cittadino in piazza Aldo Moro. Grazie alla nuova dotazione e alle stanze dedicate per le ricerche, laboratori tematici e convegni, si prevede un forte incremento del numero delle visite sia da parte delle scuole, sia da parte dei cittadini e dei turisti.
Riqualificazione dell’immobile. Il progetto prevede una serie di interventi al “Palazzo della cultura” per la riorganizzazione degli spazi interni in modo che siano più fruibili e idonei all’esposizione dei reperti, eliminando le attuali pareti in cartongesso. Sarà anche rivisto l’ingresso e si rifarà l’ascensore, per rendere il museo accessibile ai diversamente abili.
Per aumentare l’efficienza energetica dello stabile, sarà rivisto l’involucro esterno con la realizzazione di un “cappotto” in pannelli di poliestere riciclato e saranno sostituiti gli infissi, che avranno vetri che riducono la dispersione termica. Sul tetto sarà poi installato un impianto fotovoltaico da circa 8 kWp (Kilowatt picco) che garantirà buona parte del fabbisogno dell’immobile.
Museo multisensoriale interattivo e digitalizzazione dei contenuti. I reperti di maggiore rilievo saranno ricostruiti al computer in 3d per essere osservati sia nelle sale espositive del museo sia via web. Per favorire la fruizione da parte degli ipovedenti sarà possibile toccare gli oggetti tramite realtà virtuale tattile oppure le loro ricostruzioni con una stampante 3d. Si prevede anche la produzione di filmati e di materiale multimediale di approfondimento. Gli oggetti del museo saranno poi digitalizzati per creare un catalogo interattivo consultabile anche via internet. Ogni reperto sarà poi collocato su una mappa virtuale.
Tra i reperti archeologici di maggiore spessore, frutto di 30 anni di scavi, ci sono quelli romani e tardo repubblicani ritrovati nell’area del Frizzone e in via dei Martiri Lunatesi. Una sezione è poi dedicata all’esploratore Carlo Piaggia.