L'amministrazione comunale ha già concordato con il comitato paesano del Piaggione un incontro, che l'assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini ha fissato con i rappresentanti del comitato stesso per il 18 aprile prossimo: quella sarà la sede per fare il punto sull'illuminazione pubblica nella frazione.
“L'amministrazione comunale aveva avvertito il comitato della impossibilità ad essere presente la sera della riunione – afferma l'assessore Celestino Marchini – . Avevo anche fatto presente che il 9 avrei avuto un incontro con Gesam per esaminare una serie di questioni legate all'illuminazione pubblica di diverse zone del territorio comunale, fra cui quella del Piaggione, e in quella stessa mail avevo invitato il comitato a posticipare l'assemblea”.
“Il comitato mi ha risposto che non era possibile – aggiunge Marchini – perché l'assemblea era stata fissata e c'erano diversi punti all'ordine del giorno oltre a quello sulla illuminazione. A quel punto abbiamo concordato che ci saremmo visti successivamente in Comune, e infatti il giorno prima dell'assemblea ho invitato il comitato a incontrarci il 18 di aprile e i rappresentanti mi hanno risposto confermando la loro presenza per quella data. Peraltro credo che sarebbe buona regola concordare le date delle assemblea pubbliche preventivamente se si richiede la presenza degli amministratori”.
“Da parte nostra non c'è nessuna preclusione nei confronti dei cittadini del Piaggione – conclude l'assessore Marchini – tant'è che la scorsa estate abbiamo preso parte a un'assemblea nel paese e successivamente ci siamo tenuti in contatto con i rappresentanti del comitato. Tra l'altro in questi mesi ci siamo adoperati perché trovasse finalmente una soluzione la questione legata alla passerella pedonale che collega il Piaggione a Valdottavo. Nell'incontro che avremo nei prossimi giorni intendiamo andare a confrontarci ulteriormente con il comitato sulle possibili soluzioni da adottare sul tema dell'illuminazione pubblica. Dobbiamo però partire da un dato di fatto, e cioè che non si può far pagare alla collettività una spesa che non le compete perché, al momento, l'impianto insiste su una strada che è privata”.